La scintilla che lo fa appassionare al teatro gli viene dalla visione dello spettacolo “A me gli occhi” che viene portato in scena da colui il quale, da li a pochi anni, diventerà il suo maestro, ovvero Gigi Proietti. La svolta, che lo porterà ad essere il mattatore che oggi noi tutti conosciamo, avviene 2 anni dopo, nel 1988, allorquando nel palazzo accanto alla scuola di Fersen, si trasferisce il Laboratorio di esercitazioni sceniche di Gigi Proietti. L’ultimo giorno utile per consegnare la domanda, Flavio decide di tentare; dopo aver sbaragliato tutta la concorrenza, si presenta al provino finale, portando in scena “Edmund Kean, genio e sregolatezza”, cavallo di battaglia di Gassman. Le porte della scuola di Proietti, che lo vedrà diplomarsi nel 1990, gli si aprono. La sua carriera di attore (o di "artigiano" come preferisce definirsi lui) si alterna tra cinema, teatro e televisione. Tra i suoi film interpretati ricordiamo: Metronotte (con Diego Abatantuono) e Il partigiano Johnny (con Stefano Dionisi). Tra le sue interpretazioni più popolari c'è quella del Capitano Anceschi, personaggio ligio al dovere, un po’ ruvido ma onesto, nella fiction Don Matteo, accanto a Terence Hill e Nino Frassica. Ha successivamente interpretato le figure di don Bosco e di Don Pappagallo (una delle 335 vittime dell'eccidio alle Fosse Ardeatine nel marzo del ‘44). Tra i suoi più recenti lavori, l’impegnativa sfida del pre-serale di RaiUno, lo show Affari Tuoi con il quale ha ottenuto grandi consensi e grazie al quale riceve un Telegatto speciale come "conduttore rivelazione dell'anno 2006" mentre l’anno successivo gli viene assegnato il Telegatto come personaggio dell’anno. Nel 2008 è il protagonista della fiction di RaiUno, “Ho sposato uno sbirro” per la quale riceve il premio come miglior attore nell’edizione dello stesso anno del RomaFictionFest. |